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Materie prime introvabili? Il magazzino torna strategico

Advanced Technologies: nel I semestre crescita a doppia cifra. Ora occorre superare il just in time per affrontare la scarsità della componentistica.

(Il Sole 24 Ore Nazionale – Intervista a Davide Nardelli CEO di Advanced Technologies)

Un primo semestre con numeri persino oltre le attese per l’incremento sull’anno precedente; un secondo semestre che è iniziato con l’incertezza generata dalla carenza sistematica della componentistica, il fenomeno più eclatante che sta caratterizzando l’economia post Covid. E’ così che il CEO di Advanced Technologies, Davide Nardelli, analizza il quadro economico internazionale, con le conseguenze nazionali e territoriali connesse, che l’azienda, leader da oltre vent’anni nella distribuzione di soluzioni per la visione artificiale e di tecnologie per l’automazione industriale, si trova ora ad affrontare. Nardelli premette una lettura puntuale del contesto e delle cause che stanno originando il fenomeno, per arrivare poi alle possibili misure di reazione da poter mettere in campo, tra le quali la necessità che le aziende “tornino a fare magazzino”, sintetizza.

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In sostanza, la sostenuta ripresa della digitalizzazione nei mesi post Covid è messa ora sotto stress da una nuova importante problematicità, ovvero la difficoltà a livello mondiale di approvvigionamento delle materie prime, i cui prezzi si sono contestualmente impennati, con crescite percentuali a doppia cifra. “La questione è generalizzata, interessa cioè tutti i comparti, ma per quello che riguarda il mondo dell’elettronica, il fenomeno si traduce in mancanza di componentistica – spiega Nardelli -, essenziale per realizzare i sistemi che forniamo ai costruttori di macchine per l’assemblaggio di linee di produzione”. La conseguenza è che Advanced Technologies, dopo un primo semestre brillante, con una crescita addirittura del 20% sull’analogo periodo dell’anno precedente, si prepara ad affrontare mesi molto incerti, che rischiano di incrinare i risultati della prima metà dell’anno. “Non per mancanza di ordini – precisa il CEO -, ma per l’impossibilità di avere la fornitura della materia prima”.

La situazione è da “tempesta perfetta”, spiega il manager, perché lo scorso anno, nell’incertezza generata dalla pandemia, quasi tutti i componentisti hanno svuotato i magazzini ed ora sono in difficoltà a far fronte alla ingente domanda. La situazione é tale che, esemplifica Nardelli, “una importante azienda internazionale produttrice di semiconduttori e microprocessori ha già informato che ci vorranno 12-18 mesi per tornare alla normalità nel flusso di fornitura”.

Senza contare i blocchi nei trasporti che peggiorano la situazione. Dopo quello del canale di Suez, ci sono quelli in alcuni importanti porti cinesi, che hanno fatto tra l’altro quadruplicare i costi dei container. Delineata la situazione, Advanced Technologies ha anche già individuato gli approcci possibili per continuare a essere a fianco dei propri clienti.

“Bisogna uscire dalla logica del just in time e ridiventare capaci di una programmazione lungimirante – sottolinea Nardelli -. Bisogna cioè poter tornare ad avere magazzino e a sapere che non è più pensabile di veder evaso il proprio ordine con tempi immediati. Detta in altri termini – conclude il manager -, oggi non fare magazzino non è più una scelta strategica per poter dare risposte positive alle richieste”.