Advanced Technologies, visione a 360°

Visione artificiale: sviluppo legato alla creatività d’applicazione

(Il Sole 24 Ore Nazionale – uscita approfondimento “Fabbrica 4.0”)

Davide Nardelli, alla guida di Advanced Technologies, delinea le prospettive per l’utilizzo di intelligenza artificiale e automazione industriale.

L’India sarà trainante per il prossimo decennio

“Tutto ciò che si vede con gli occhi si potrà vedere con la visione artificiale, perchè il suo sviluppo e la sua applicazione sono legati a ciò che saprà inventarsi la nostra creatività e non a limiti tecnologici”.

Davide Nardelli, ceo di Advanced Technologies, delinea così gli orizzonti di sviluppo possibili per chi, come l’azienda milanese, si occupa da più di vent’anni della distribuzione di soluzioni per la visione artificiale e di tecnologie per l’automazione industriale, in particolare nei settori del farmaceutico, dell’automotive e dell’alimentare. “Quello della visione artificiale – prosegue l’imprenditore – è un mondo in rapida espansione, come si è visto nel corso degli ultimi due anni. Sicuramente ci sarà un suo utilizzo importantissimo nell’industria e nel privato”.

Tra le prospettive possibili, per esempio, “c’è l’applicazione della visione artificiale per la classificazione dei difetti sulle linee di produzione. Si tratta di un salto qualitativo importante – spiega Nardelli -: sino ad ora il controllo qualità con la visione era in grado di segnalare se il prodotto corrispondeva al progetto o se era difettoso.

Con queste nuove applicazioni si potrà individuare esattamente il punto del processo produttivo in cui si genera il problema e intervenire in forma mirata direttamente sulla linea”. Ma non saranno solo la visione e l’intelligenza artificiale a trainare nel post pandemia.

“L’esigenza diffusa del sistema industriale italiano – illustra infatti Nardelli – è la piena automazione per poter restare competitivi, posto che non è pensabile agire sul costo del lavoro”. I segnali che si sta andando in questa direzione sono chiari.

Se nel 2020 la domanda ha segnato il passo per ovvi motivi e gli inizi del 2021 sono sembrati sottotono, già all’inizio del secondo trimestre c’è recupero e crescita. La domanda di automazione, in sostanza, c’è.

Ad essere particolarmente effervescente in questo periodo è il mercato farmaceutico e la necessità di una produzione importante di vaccini confermerà le sue performance positive. E’ innegabile che questo sia un settore già a forte automazione, ma resta comunque un’area interessante. Sia perché l’espansione richiede di per sè di avere automazione, “sia per la crescita di aree sterili all’interno di questa tipologia d’azienda, con la necessità di impiegare robot e robot collaborativi”.

Se dall’automotive per ora non c’è da attendersi granché, poiché le congiunture internazionali lo pongono in una fase di importante rallentamento, l’automazione e la visione artificiale di Advanced Technologies intravede interessanti prospettive nell’alimentare. “Il ciclo produttivo dovrà essere automatizzato come avviene per il farmaco – considera Nardelli – e dovrà essere automatizzato il processo di tracciamento e ogni tipo di informazione riguardante il prodotto”. Il target dell’azienda milanese sono i produttori di macchine e impianti per la digital transformation delle imprese. Tra i mercati più promettenti, Advanced Technologies individua l’India.

“Quanto ad automatizzazione la Cina sta giungendo a saturazione, mentre la domanda che sta arrivando dall’India lascia prevedere un’area molto interessante per i prossimi dieci anni”, analizza ancora l’imprenditore.

Nata nel 1998, Advanced Technologies ha privilegiato sin da subito la selezione di fornitori capaci di offrire tecnologie innovative e di indiscussa affidabilità. Le solide competenze nella visione industriale e nell’imaging scientifico, riconosciute a livello internazionale, le hanno permesso di consolidare un ruolo di leadership nel settore, con solide prospettive per il futuro.